Cosa faceva quel giorno, mio nonno, su quella stradaccia bianca di sassi appuntiti e cunette bruciate, con l’odore delle lumache abbrustolite nelle narici?
La fotografava forse, negli alberi, nel campanile, nei tetti, negli altri, La Vita.
Camminava, lento, quasi a zig zag, poi accelerava, intermittente, si fermava di scatto, con la sua sciarpa di seta, la sua brillantina, il borsalino calato sul volto e la Pentax in mano, perduto in quel sé che non esisteva, se non nel soggetto del suo continuo fotografare.
2 commenti:
sperando che ste foto non vengano mosse!
Qualcuna mossa ci scappa sempre.
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